martedì 29 maggio 2007

Un po' di cronaca

Morto in classe, cocaina nei polmoni. Novità dalle analisi tossicologiche

MILANO - Tracce di cocaina nei polmoni. Sono questi i primi risultati degli esami tossicologici su Dario Evola, il 15enne di Cusano Milanino che il 16 maggio scorso è morto in classe per un malore dopo aver fumato uno spinello con alcuni compagni di scuola, disposti dalla magistratura per capire se il ragazzo avesse fumato insieme alla cannabis qualche sostanza nociva.Gli esiti di questi accertamenti, sebbene ci vogliano una ventina di giorni per avere un quadro completo, non avrebbero evidenziato nel corpo del giovane residui di hascisc. Ed è proprio in base a questo che ora gli inquirenti ipotizzano che il ragazzo abbia fumato o inalato, sembra due o tre tiri, 'cocaina crackata', i cui effetti sono di gran lunga superiori rispetto al normale.Inoltre la procura di Monza, titolare dell'inchiesta per morte come seguito di altro reato, ancora a carico di ignoti, hanno disposto ulteriori e più approfonditi accertamenti per scoprire se Dario, al quale era già stato riscontrato il cuore leggermente ingrossato, non avesse altre anomalie o malformazioni congenite.

http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/morto-a-scuola/tracce-cocaina/tracce-cocaina.html

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Test antidroga, An contro An.

Il nuovo capitolo del lungo braccio di ferro tra Silvia Ferretto e parte del suo partito va in scena ieri mattina, quando la consigliera regionale propone ai colleghi del Pirellone di sottoporsi volontariamente a un test per verificare che non abbiano assunte sostanze stupefacenti. Tra l'altro, è proprio un assessore di An — Carla De Albertis — che ha proposto di inviare a tutte le famiglie milanesi un test antidroga.Ad ogni modo, sette consiglieri accettano la prova di buon grado — tutti risultano «puliti» — ma a Piergianni Prosperini, assessore allo Sport, salta la mosca al naso. E mentre la collega di partito (ma non di gruppo, visto che Ferretto per lunga polemica con la famiglia La Russa è iscritta al gruppo misto) sta spiegando alla stampa il senso dell'iniziativa, Prosperini interviene tonante: «Io non bevo e non fumo, ma il test non lo faccio perché non è attendibile, quello affidabile è il test delle urine o dei capelli». Già che c'è, aggiunge che «per i consiglieri, invece, ci vorrebbe una visita psichiatria obbligatoria al momento della candidatura».Ferretto s'infuria a sua volta. Parla di «contestazioni da circo» e osserva che «il test della saliva utilizzato è lo stesso che Prosperini ha proposto di rendere obbligatorio per tutti gli studenti lombardi». Oltre ad associarsi «al giudizio di Gianfranco Fini secondo cui di dirigenti come lui An non sa che farsene». Nello scontro, viene tirato anche il capogruppo Roberto Alboni: secondo cui quella di Ferretto «è un'iniziativa personale. Mi dissocio dalla strumentalizzazione e dalla bassa propaganda su un tema così delicato».

Corriere della Sera 16 maggio

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