
Turi - Colpa delle donne
Nei migliori e peggiori negozi di musica! Non vedo l'ora di ascoltarlo
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Il primo consiglio è il dvd dell'evento "Gli originali": molto più di una serata rap, molto più di un back in the days con un gran Maestro, un evento tra i migliori degli ultimi anni! Son contento che ne abbiano fatto un dvd, consigliato a chiunque non fosse presente quella serata perchè chi era presente non ha sicuramente bisogno che glielo consigli io.Il dvd ufficiale de"Gli Originali" in edicola dal 20 giugno Le immagini e i suoni dello storico concerto al Rolling Stone di Milano arricchite da interviste esclusive a tutti i membri del cast. Per chi c'era e per chi non ha potuto esserci.
Negli anni 70, Franco Micalizzi firma le colonne sonore di film come "Roma a mano Armata", "La Banda del Gobbo, "Il Cinico l'Infame, il Violento", considerate tra i massimi esempi di jazz funk orchestrale prodotti in quel periodo e per questo ricercate da collezionisti di musica, produttori hip hop e deejay di tutto il mondo.
Nel 2004 il compositore raduna alcuni dei migliori musicisti dell'ambiente romano e fonda la Big Bubbling Band, l' orchestra con cui per la prima volta eseguirà dal vivo le sue musiche da film.
Una performance di grande impatto, che ispirerà il progetto "Gli Originali": coinvolgere alcuni dei più rappresentativi performer della scena hiphop italiana in un grande evento live con orchestra dal vivo su musiche originali di Micalizzi.
Il progetto si concretizza grazie al coinvolgimento diretto di Red Bull HomeGroove. La line up è quella delle grandi occasioni.Al microfono: Kaos, Moddi, Turi e Colle der Fomento. Al giradischi il turntablist Tayone.Next One con la crew di breakers Poets of Rhythm.
Il risultato è magico: il 30 maggio, a Milano, un Rolling Stones pieno in ogni ordine di posti ribolle d'entusiasmo. I brani orchestrali, riarrangiati in chiave hip hop da Franco Micalizzi con il produttore Katzuma.org (Deda,ex Sangue Misto), detonano la loro energia - resi ancora più suggestivi dalle evoluzioni dei breakers Poets Of Rhythm, parte integrante del progetto.
Due generazioni di artisti con in comune la passione per la grande tradizione musicale afroamericana, dal jazz al funk.
Da Super Mario alla Play Station, la “Storia del videogame” è su Discovery Channel
Da domenica 10 giugno alle ore 22.00 (piattaforma SKY canale 420)
A partire da domenica 10 giugno alle ore 22.00 inizierà su Discovery Channel l’originale serie “Storia del videogame” .
Questo programma si prefigge di esaminare il passato, presente e futuro dei videogiochi e dei suoi giocatori. Dal rudimentale Pong ai giochi virtuali elaborati al computer, le persone, le idee e la tecnologia dietro i videogiochi si sono evoluti a tal punto da trasformare quello che una volta era una semplice distrazione dal mondo reale, ad un vero e proprio mondo a parte. I pionieri visionari del regno elettronico hanno dato vita ad una cultura e ad una infrastruttura che si appresta a diventare sempre di più una parte integrante della nostra vita quotidiana. Sin dall’inizio, i videogiochi hanno rappresentato una forma di intrattenimento e un corollario della nostra società che riflette i valori sociali e il clima culturale del momento. Oggi, nel mondo dei giochi, gli unici limiti sono l’immaginazione del giocatore e l’ingegnosità del programmatore. Infatti, in tutti questi anni, solo una cosa non è cambiata … i videogiochi sono estremamente divertenti e coinvolgenti!
STORIA DEI VIDEOGAME – DESCRIZIONE DEGLI EPISODI
1. Domenica 10 giugno ore 22.00 Il Joystick
I videogiochi non sono nati con un “big bang”, bensì con un “piccolo ping”. Al contrario di altre forme di intrattenimento, i videogiochi hanno trasformato lo spettatore passivo in un giocatore attivo in grado di cambiare la propria vita all’interno del gioco. All’inizio, l’interfaccia tra il giocatore e il gioco era molto semplice e consisteva in genere di un joystick, ma questo non impedì a Pong, Pac Man e Space Invaders di diventare dei successi planetari. Ma perchè il fenomeno dei videogiochi è esploso nella cultura degli anni 70? In un primo momento, i videogiochi – e i loro creatori – furono sottovalutati, proprio come il Rock & Roll. Ma quelli che lavoravano nel settore capirono subito che i videogiochi avrebbero presto conquistato tutto il mondo dell’intrattenimento.
2. Domenica 17 giugno ore 22.00 L’ascesa di Supermario
Alla fine degli anni ‘70 e inizio anni ‘80, invece di controllare "oggetti" come le navicelle spaziali e le racchette da tennis, la tecnologia dei videogiochi consentì ai giocatori di comandare personaggi riconoscibili con volti e storie verosimili. Questi effetti erano associati al percorso degli eroi (Rocky, Guerre Stellari) della cultura popolare di quel tempo e rifletteva l’ascesa dell’individualismo e di una meritocrazia conservativa, in cui il singolo poteva fare la differenza. Gli autori dei giochi incominciarono a creare videogame sempre più complessi con viaggi eroici e i creatori giapponesi come Shigeru Miyamoto salirono alla ribalta con i personaggi che sono diventati delle vere e proprie star come Super Mario, Luigi e Zelda. Man mano che i giocatori si affezionavano a questi “eroi” da videogiochi, la Nintendo incominciava a perdere terreno. Con il Sega Genesis (o Sega Mega Drive) e la PlayStation della Sony, i giocatori abbandonarono le semplici animazioni da cartone animato che popolavano un mondo dorato per eroi ben più duri e violenti.
3.Domenica 24 giugno ore 22.00 Un mondo in 3D
La terza dimensione era un concetto sconosciuto ai primi creatori di videogiochi, ma con i giochi come Return to Castle Wolfenstein e DOOM, i videogiochi si evolvettero abbandonando il mondo primitivo in 2D per trasferirsi negli universi dettagliati in 3D. Gli effetti visivi di questa nuova generazione di giochi erano stupefacenti, ma cosa più importante, l’innovazione del 3D portò l’industria verso nuove frontiere più eccitanti e allo stesso tempo più inquietanti. Adesso i progettisti avevano la tecnologia per creare giochi che potevano simulare in modo preciso il mondo reale, fino a rappresentare eventi scioccanti come l’assassinio di John F. Kennedy. I critici si chiesero se questi giochi stessero diventando troppo reali, troppo violenti e se stessero creando una specie di assuefazione nei giocatori. Per la prima volta, i creatori di giochi si trovarono alle prese con domande di difficile risposta: quanto tempo sarebbe trascorso prima che il gioco diventasse realtà? E quando ciò sarebbe successo, quali obblighi ha il creatore del gioco per assicurare che il suo mondo “virtuale” rifletta le norme e le regole sociali del mondo in cui viviamo?
4. Domenica 1 luglio ore 22.00 Il potere ai giocatori
Sin dall’invenzione dei computer, l’uomo ha sempre temuto la “macchina” e la sua abilità di pensare. Ma l’unico potere computazionale di un computer ha anche portato allo sviluppo di giochi imprevedibili, intelligenti e malleabili. I cosiddetti "god games" come SimCity e Civilization simulano interi mondi e consentono al giocatore di sperimentare causa e effetto. Altri sviluppatori hanno usato l’intelligenza artificiale per creare personaggi e mondi verosimili che si adattano a ciascun giocatore. E alcuni giochi sono così tecnologicamente avanzati da diventare veri strumenti di apprendimento, o meglio ancora, di espressione creativa. La linea che separa il produttore e il consumatore si è sempre più assottigliata, dimostrando ancora una volta perché i giochi sono destinati a diventare la forma di intrattenimento dominante.
5.Domenica 8 luglio ore 22.00 Emozioni virtuali
Può un computer farvi piangere? È solo con l’introduzione del processore “Emotion Engine” (letteralmente “motore dei sentimenti”) della PlayStation 2 nel 1999 che gli autori dei giochi hanno acquisito la tecnologia per sviluppare storie complesse e toccanti, in grado di colpire dritti al cuore. Con l’avvento dei giochi virtuali online si è aggiunto al gioco una nuova dimensione emotiva, consentendo ai giocatori di creare dei legami reali (compreso il matrimonio) attraverso un gioco virtuale che li aiuta a fuggire da un mondo dominato da violenza e terrore. Cosa possono dirci questi giochi di mondi virtuali sulla nostra vita nel XXI secolo? Inoltre, la possibilità di creare storie complesse ha consentito a registi famosi come Steven Spielberg e Peter Jackson di cimentarsi nel mondo dei videogiochi. Era scritto da tempo: i videogiochi erano sul punto di diventare la forma di intrattenimento dominante.
http://news.castlerock.it/news_videogiochi.php/id=4084/notizia=la-storia-del-videogame-su-discovery-channel
Il regista di Silent Hill Christophe Gans tornerà nel mondo dei film basati sui videogames per dirigere la versione per il grande schermo del gioco della Capcom, Onimusha. Gans dirigerà per la Davis Films di Samuel Hadida, la stessa compagnia di produzione dietro Silent Hill e Brotherhood of the Wolf, sempre diretto da Gans.
Onimusha dovrebbe avere un budget di 70 milioni di dollari, secondo ScreenDaily.net. Gans e la Davis Films sono attualmente al Cannes Film Festival per proporre Onimusha a possibili compratori, visto che molti studios sarebbero interessati al progetto.
La sceneggiatura è firmata da Leslie Kruger e John Collee (Master and Commander). Le riprese dovrebbero cominciare in Cina il prossimo febbraio per un'uscita nelle sale nel dicembre 2009.
Onimusha è ambientato nel 16° secolo in Giappone e segue le gesta di un giovane guerriero che combatte orde di demoni nel tentativo di salvare la donna che ama.
"Ho amato la storia di Onimusha per anni e sono super-eccitato dall'opportunità di portarlo alla vita per il pubblico di tutto il mondo, avendo accesso alle ineguagliate risorse della China per realizzarlo nella scala richiesta dalla storia," ha detto Gans a ScreenDaily.
Il produttore Hadida ha aggiunto, "Non c'è niente sul mercato come Onimusha. Combina avventure cappa e spada, passione, e destino eroico in scala epica. ... ho lavorato con Christophe su tre produzioni di successo e sono certo che possieda la visione ideale per realizzare quest'incredibile storia."
ScreenDaily aggiunge che la Davis Films sarebbe anche in pre-produzione su Solomon Kane, che sarà diretto da Michael J. Bassett.
Reality con rene: è uno scherzo
Annuncio a sorpresa del conduttore
Il reality con il rene in palio messo in onda dalla Tv pubblica olandese BNN che ha suscitato grandi polemiche era una messa in scena. Lisa, la ragazza ammalata di tumore al cervello che doveva donare l'organo a uno dei concorrenti, è un'attrice. Lo ha detto in diretta il presentatore del Grande Donorshow, Patrick Lodiers, precisando che i tre aspiranti ad un rene nuovo sono invece veramente ammmalati.
''Lo abbiamo fatto per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla loro vita e sui loro problemi'', ha detto. Il programma, di una sola puntata, aveva scatenato polemiche in tutto il mondo ed era stato condannato dallo stesso premier olandese Jan Peter Balkenende.
Ideata dal gruppo Endemol, lo stesso che ha inventato Il Grande fratello, la trasmissione è andata in onda in prima serata.
La messa in onda del reality è stata fatta coincidere con il quinto anniversario della morte del fondatore della BNN, Bart de Graaff, deceduto dopo avere aspettato invano un donatore per sette anni.
http://www.tgcom.mediaset.it/televi...olo364389.shtml
Un rene al vincitore del reality.
Polemica in Olanda per Big Donor Show
Una donna, malata terminale di cancro, sceglierà nel corso di un reality a chi, fra tre pretendenti, donare uno dei propri reni. L'obiettivo del Big Donor Show (Il Grande Donatore) che dovrebbe andare in onda in Olanda da venerdì è ufficialmente quello di sensibilizzare sul problema della donazione d'organi, ma l'idea, nonostante le presunte nobili motivazioni, è stata da più parti criticata come di cattivo gusto e antietica.E almeno un membro del parlamento olandese intende chiedere che la trasmissione sia cancellata. "Sappiamo che questo programma è estremamente controverso e che alcune persone penseranno che sia di cattivo gusto, ma noi pensiamo che la realtà sia ancora più sconvolgente e di cattivo gusto: aspettare un organo è esattamente come giocare alla lotteria", ha spiegato in una nota Laurens Drillich, presidente dell'emittente Bnn, ricordando che le liste d'attesa nella civilissima Olanda superano i 4 anni e che ogni anno 200 persone muoiono per la mancanza di organi.L'emittente ha individuato il donatore ideale in Lisa, una donna di 37 anni che soffre di un tumore incurabile al cervello. Durante il programma, ascolterà le interviste con i tre pretendenti, le loro famiglie e gli amici prima di scegliere a chi dare il suo rene. Il programma è stato prodotto da Endemol, società che ha creato il Grande Fratello e che è stata recentemente comprata da una cordata partecipata da Mediaset.Un portavoce di Bnn ha spiegato che non è garantito che la donazione venga fatta alla fine, "ma l'intenzione c'è" di far sì che Lisa possa decidere le modalità della donazione prima di morire. Infatti la volontà di donare a un candidato specifico "non sarebbe più valida dopo la sua morte" in base alla legge olandese sulla donazione d'organi, ha spiegato la portavoce Marieke Saly. Se Lisa donerà un rene quando è ancora in vita, l'altro rene potrebbe essere dato a qualcunaltro iscritto in una lista d'attesa secondo il sistema nazionale.I telespettatori avranno diritto di votare con un sms il candidato che a loro avviso merita di più il rene, ma "sarà Lisa a scegliere a chi darlo", puntualizza il comunicato dell'emittente. Joop Atsma, parlamentare del partito Cristiano democratico al potere, ha annunciato che tenterà di persuadere i ministri della salute e delle telecomunicazioni a bloccare il programma."Voglio impedire che ciò avvenga, è realmente inammissibile", ha spiegato domenica scorsa alla radio, chiedendo: "Come dovrebbero sentirsi i due candidati che verranno respinti?". La Commissione europea, che illustrerà una proposta in materia di donazione d'organi, ha commentato: "Sembra veramente di cattivo gusto fare un reality show su una questione come questa, che è in fin dei conti molto seria". Di altro avviso Paul Beerkens, direttore dell'Istituto per i reni, che ha dichiarato di ritenere "fantastico" che Bnn attiri l'attenzione sul problema della carenza di organi da donare. Tuttavia, anche per Berkens, "il modo in cui lo fanno non è assolutamente quello che sceglieremmo noi. Non è una soluzione strutturale".
http://www.tgcom.mediaset.it/televi...olo363878.shtml
Morto in classe, cocaina nei polmoni. Novità dalle analisi tossicologiche
MILANO - Tracce di cocaina nei polmoni. Sono questi i primi risultati degli esami tossicologici su Dario Evola, il 15enne di Cusano Milanino che il 16 maggio scorso è morto in classe per un malore dopo aver fumato uno spinello con alcuni compagni di scuola, disposti dalla magistratura per capire se il ragazzo avesse fumato insieme alla cannabis qualche sostanza nociva.Gli esiti di questi accertamenti, sebbene ci vogliano una ventina di giorni per avere un quadro completo, non avrebbero evidenziato nel corpo del giovane residui di hascisc. Ed è proprio in base a questo che ora gli inquirenti ipotizzano che il ragazzo abbia fumato o inalato, sembra due o tre tiri, 'cocaina crackata', i cui effetti sono di gran lunga superiori rispetto al normale.Inoltre la procura di Monza, titolare dell'inchiesta per morte come seguito di altro reato, ancora a carico di ignoti, hanno disposto ulteriori e più approfonditi accertamenti per scoprire se Dario, al quale era già stato riscontrato il cuore leggermente ingrossato, non avesse altre anomalie o malformazioni congenite.
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/morto-a-scuola/tracce-cocaina/tracce-cocaina.html
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Test antidroga, An contro An.
Il nuovo capitolo del lungo braccio di ferro tra Silvia Ferretto e parte del suo partito va in scena ieri mattina, quando la consigliera regionale propone ai colleghi del Pirellone di sottoporsi volontariamente a un test per verificare che non abbiano assunte sostanze stupefacenti. Tra l'altro, è proprio un assessore di An — Carla De Albertis — che ha proposto di inviare a tutte le famiglie milanesi un test antidroga.Ad ogni modo, sette consiglieri accettano la prova di buon grado — tutti risultano «puliti» — ma a Piergianni Prosperini, assessore allo Sport, salta la mosca al naso. E mentre la collega di partito (ma non di gruppo, visto che Ferretto per lunga polemica con la famiglia La Russa è iscritta al gruppo misto) sta spiegando alla stampa il senso dell'iniziativa, Prosperini interviene tonante: «Io non bevo e non fumo, ma il test non lo faccio perché non è attendibile, quello affidabile è il test delle urine o dei capelli». Già che c'è, aggiunge che «per i consiglieri, invece, ci vorrebbe una visita psichiatria obbligatoria al momento della candidatura».Ferretto s'infuria a sua volta. Parla di «contestazioni da circo» e osserva che «il test della saliva utilizzato è lo stesso che Prosperini ha proposto di rendere obbligatorio per tutti gli studenti lombardi». Oltre ad associarsi «al giudizio di Gianfranco Fini secondo cui di dirigenti come lui An non sa che farsene». Nello scontro, viene tirato anche il capogruppo Roberto Alboni: secondo cui quella di Ferretto «è un'iniziativa personale. Mi dissocio dalla strumentalizzazione e dalla bassa propaganda su un tema così delicato».
Corriere della Sera 16 maggio
Jigsaw | 70% | ||
Freddy Krueger | 65% | ||
Hannibal Lecter | 55% | ||
Candyman | 40% | ||
Jason Voorhees | 35% | ||
Leatherface | 30% | ||
Michael Myers | 20% | ||
Pinhead | 20% | ||
Captain Spaulding | 15% | ||
Buffalo Bill | 15% |
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